
Messa di San Valentino e visita pastorale del Vescovo Claudio

14 Febbraio 2021
Il Vescovo Claudio ci onorerà con la Sua presenza
Celebrerà la S. Messa alle ore 16:00 nella Chiesa Parrocchiale
la giornata
Ore 10:00 S. Messa nella Chiesa di San Valentino
Ore 15:45 il Vescovo renderà omaggio alla Chiesa di San Valentino
Ore 16:00 il Vescovo celebrerà la S. Messa nella Chiesa Parrochiale
Dopo la S. Messa ai presenti saranno offerte le "arance benedette" a protezione della salute e, le "chiavette dell'Amore" beneauguranti per gli innamorati
Storia dell'oratorio, oggi Chiesa di San Valentino

Le prime notizie documentarie risalgono alla fine del Seicento in occasione di alcune visite pastorali che attestano l’esistenza di un oratorio dedicato all’Assunta; alla Vergine col bambino è infatti dedicato l’altare centrale databile allo stesso periodo e ancora oggi in buono stato di conservazione, nella cui iconografia riconosciamo la falce di luna, tradizionale attributo della Madonna, il globo trattenuto dal bambino su cui campeggia(va) una croce metallica, un possibile scettro trattenuto dalla mano destra della figura femminile oggi non più esistente. Sullo sfondo della nicchia il cielo stellato a coronamento del messaggio di trionfo universale della fede. Nel lasso di tempo cui appartenne alla famiglia Zaguri la cappella svolse la funzione di Oratorio di famiglia.
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Non è possibile quantificare l’intervento di Luigi Jappelli(stucchi?), cugino del più noto Giuseppe, che vi lavorò nel 1784 come testimonia una corrispondenza tra Pietro I Antonio Zaguri e Tommaso degli Obizzi.
I nuovi proprietari dal 1813( Antonio Zara principale creditore ed ex amministratore dei beni Zaguri), cioè la famiglia Zara, ne intrapresero un radicale restauro che si svolse dal 1843 al 1846 anno di fine dei lavori, secondo la volontà testamentaria di Pietro Zara, e che implicò anche la rideficazione a San Valentinoe la dotazione di nuovi arredi e della celebre reliquia del santo martire protettore degli innamorati e degli epilettici. Fu benedetto dal vescovo Farina nel 1847.
Le lapidi in marmo nero apposte alle pareti laterali recitano “Pietro Zara a Dio riconoscente quest’oratorio istituiva con testamento 5 Giugno 1843”.
Ad oggi il suo interno è costituito da una modesta aula rettangolare su cui si affacciano due locali laterali con funzione di sacrestia e matroneo, sporgenti in pianta.
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La successione dei proprietari :
Dal 1582 proprietario famiglia Pellegrini
1625 famiglia Zaguri sino al 1810
1866- ereditato dall’ingegnere Domenico Marchiori da Lendinara.
1890- venduto al principe Augusto d’Aremberg.
1896- trasportati all’interno i resti di tre membri della fam. Zara racchiusi in apposite cassette di zinco.
XVX secolo- passaggio di proprietà dai d’Aremberg ai Borletti.

La Festa di San Valentino a San Siro

1954 - Processione a San Siro
Percorrendo il rettilineo che da Bagnoli porta a San Siro si incontra la facciata dell’oratorio di San Valentino, salvo poi allontanarsene quando si giunge in prossimità del centro abitato. La deviazione è significativa di per sé: un tempo infatti non esisteva l’ampia curva attuale e il viaggiatore veniva “accolto” dalla cappella funeraria di casa Zaguri .
La sua accessibilità alla popolazione veniva garantita, pur trattandosi di luogo privato, e fu infatti così che la cappella dedicata alla Vergine Assunta, rappresentata da una statua presso l’altare centrale, divenne nella seconda metà dell’800, anche mèta della tradizionale festa religiosa del 14 Febbraio dedicata al Santo protettore degli innamorati, con il bacio della sua reliquia ivi conservata. All’esterno i festeggiamenti proseguivano allietati dalla presenza di decine di bancarelle con arance e mandarini, carrube e tanti dolciumi lungo tutta la strada che dalla chiesa porta all’oratorio. Una piccola sagra molto partecipata dai sansirani ma anche dai paesi vicini, che si è protratta sino agli anni 60 quando è iniziato anche un grave decadimento dell’oratorio. Negli anni 70-80 veniva descritto in condizioni molto precarie: “ il soffitto sta per crollare, i vetri sono rotti e le pareti gravemente danneggiate dall’umidità”.
Grazie alla dovizia e alle cure prestatele da Piero Grapeggia, che da molti anni persegue una encomiabile opera di restauro, oggi possiamo ancora godere della bellezza della cappella, conoscerla più a fondo nei suoi dettagli architettonici, utilizzarla e consegnarla ai posteri.
Chi era San Valentino ed origini della Festa
Nei giorni intorno a metà febbraio, nell’antica Roma era usanza celebrare i Lupercalia, feste di radice arcaica legate al ciclo di morte (inverno) e di rinascita (primavera) della natura. Queste feste erano accompagnate da vari rituali, mascherate (carnevale) . con l’intento di innescare un processo di rinascita. Queste pratiche arcaiche legate al primo risveglio della primavera ed alla fertilità femminile furono bandite nel tardo Romano Impero e dai Papi cristiani. L’originale prende il nome del santo e martire cristiano Valentino da Terni venne istituita nel 496 da Papa Gelasio che sostituì le feste pagane dei Lupercalia. Una delle leggende che circonano la vita di Valentino racconta che Valentino , un sacerdote vissuto nel terzo secolo a Roma, quando l’imperatore Claudio abolì il matrimonio ed i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva, un’idea che non piacque a Valentino, battagliero sacerdote cristiano, che si oppose e ne celebrò uno, un 14 febbraio. Claudio lo scoprì e lo condannò a morte.
Nel Vicentino e anche nel Veronese sono ancora attive dopo secoli alcune importanti fiere agricole, nate con l’avvicinarsi della primavera, quando giungeva il momento per l’acquisto di animali e attrezzi agricoli e delle nuove piante e sementi. Nel Gargano in Puglia, viene ancora oggi festeggiato come il Santo protettore degli agrumeti.
